sabato 18 gennaio 2014

La fiducia

Riuscireste mai a fidarci di una persona che vi ha tradito?
Io no. Ci ho provato ma non ci riesco. Lo guardavo in ogni suo movimento ed ogni suo sguardo rivolto ad un'altra donna, anche il più innocuo, mi faceva pensare che potesse aver avuto una relazione con lei, anche la classica botta e via. Qualsiasi cosa. Magari non la conosceva neanche ma l'impressione era quello. E non era un problema di amore perché una persona puoi anche amarla più di tè stesso. Ma se non hai fiducia non c'è nessuna possibilità che il rapporto continui. Non senza rodimento di fegato almeno. E allora devi scegliere: o stare con lui e morire dentro o vivere senza di lui.
E poi la questione diventa un'altra: quanto ti vuoi bene? Perché se ti vuoi bene scegli di vivere senza di lui, nonostante sia faticoso e doloroso. Se poi non ti vuoi bene scegli di morire dentro.
Io, personalmente, ho imparato a volermi bene.

I figli

Non sono sicura di volere dei figli e di certo se non mi do una mossa non ne avrò mai. Ma, orologio biologico a parte, non sono sicura che sarei una buona madre. Di sicuro sarei apprensiva e di sicuro avrei bisogno di un uomo vicino a me che ha voglia di fare il padre e che non lo viva come un dovere. Uno di quelli che ti dice proprio amore penso spesso ad un bimbo con i tuoi occhi e che ti fa venire voglia di una famiglia formata da un padre, una madre e almeno un bambino.
Che poi un figlio solo non va mai bene, si rischia che venga su viziato, anche se magari si prova a fare di tutto per evitare che questo accada. E allora ce ne vogliono due di figli. E il casino è doppio ma anche l'amore dovrebbe essere doppio.
Di certo non sarebbe semplice soprattutto perché non sempre si è portati ad avere una famiglia.
Io speriamo che me la cavo, in ogni caso.

mercoledì 15 gennaio 2014

Le scenate non richieste

Se c'è una cosa che odio sono le scenate non richieste e soprattutto quelle che non hanno motivo di esistere. Mi chiedo sempre perchè c'è gente che, pur avendo un fidanzato o una fidanzata, riesce ad essere più acida di me. E la cosa mi preoccupa e non poco. Scenate isteriche per cose inesistenti o perchè si ha una visione diversa delle cose. Non mi ritengo assolutamente meglio degli altri, anzi molto spesso mi reputo insignificante ma ho il buon senso di evitare di dare in escandescenze se sono che c'è chi ne sa più di me. Cerco di accettare sempre le persone per quello che sono e mi adatto anche troppo ai loro ritmi.
Credo che non sia un difetto essere precisi eppure a quanto pare ho delle convinzioni totalmente sbagliate perchè mi viene rimproverata ogni volta. Di certo non riesco ad essere cattiva e se, a volte, lo sono è perchè sono arrivata veramente all'esasperazione. Mi sento un peso addosso e le spalle pesanti, come se fossi una vecchia che ha vissuto tutta la vita con i problemi. E, alla mia età, non è positivo. Purtroppo non ho sempre il sorriso sulle labbra e la mattina per la prima ora dopo sveglia è meglio non parlarmi. Ma nessuno riesce a capirlo, per tutti sono antipatica e scontrosa. 
Mi pesa tutto attualmente della mia vita e il problema è che sono incatenata in questa situazione e non posso uscirne neanche se volessi. Incatenata a vita ormai.
E che Dio me la mandi buona perchè davvero non vedo una soluzione. 

lunedì 13 gennaio 2014

Si chiude una porta...

Ebbene sì, finalmente sono riuscita a chiudere una porta. Mi sono distrutta per una settimana pensando che, forse, il ritorno di uno dei morti viventi del post precedente fosse un segno del destino o qualcosa di simile. Mi sono distrutta perché mi sono anche un po' sentita usata. Fino a che , ieri, non mi sono svegliata e tutto è apparso più chiaro.
Strano a dirsi ma è stato così. Qualsiasi cosa lui pensi non mi interessa, credo che l'uscita sia stato il nostro modo di chiudere la situazione, doveva andare così e quindi adesso posso dire finalmente di aver chiuso quella porta.
In attesa che si apra il portone....

venerdì 10 gennaio 2014

Il ritorno dei morti viventi

Alla fine di tutto se una storia non si è chiusa avviene quello che comunemente viene chiamato il ritorno dei morti viventi. Niente di preoccupante se riuscite comunque a mantenervi distaccate e a dire al soggetto in questione che se non è andata bene la prima volta è quasi sicuro che non andrà bene neanche la seconda. Se, invece, non riuscite a mantenervi distaccate allora sì che avete un problema. Perchè, come ho detto prima, la seconda opportunità si rivela quasi sempre un fallimento come la prima. E lo dico per esperienza eh. Non perchè voglio tirarvela o disilludervi, solo perchè la realtà va affrontata il prima possibile e senza avere la testa tra le nuvole. Detto da me che con vivo nel mondo dei sogni è ipocrita, ma sto cercando di cambiare. Il mondo in cui vivo io mi fa vedere cose che non sono reali e quando mi scontro con la realtà prendo delle tranvate che potrei benissimo risparmiarmi. 
E poi sono romantica, cosa che nessuno mai direbbe nel vedermi o nel sentirmi parlare. L'unico problema di questa cosa è che trovo sempre uomini che invece il romanticismo lo hanno abolito dal loro vocabolario e, di conseguenza, non riesco ad andare oltre la seconda uscita. Perchè io non sono una di quelle che dice "l'amore verrà" oppure "si impara ad amare una persona". Io lo capisco subito se quella persona merita o meno la mia attenzione e di conseguenza mi dileguo nel minor tempo possibile. Creando storie non chiuse che poi mi portano problemi dopo qualche tempo. Per questo mi sento di avvertirti per farvi evitare questi ritorni che non portano niente di buono. Mai.

L'inizio di un'avventura

Non sono mai stata una brava blogger, anzi. Eppure attualmente sento il bisogno di mettere i miei pensieri nero su bianco, come se fosse l'unico modo di comunicare con qualcuno. Non sempre essere circondata da gente è la soluzione migliore, anzi a volte riescono a farti sentire ancora più sola.
Di certo mi sento meglio rispetto a tanto tempo fa, ho eliminato dalla mia vita tutta la gente che mi faceva stare male e io non me ne rendevo neanche conto.
Ma una persona è rimasta ancora, siamo come legati da un elastico che ci riavvicina quando ci allontaniamo troppo. E non credo proprio che questo sia un bene per me. Perchè per lui è totalmente indifferente la situazione, almeno credo di aver capito questo. Soprattutto perchè lui non si fa capire, si trincera dietro la maschera di uomo sempre allegro e menefreghista e spesso finisce per crederci anche lui.
Non credo sia così, assolutamente ma non ho nè la voglia nè l'autorità per cambiare questa situazione e poi, devo prima cambiare me stessa sotto diversi punti di vista.
A volte mi sento stretta in qualcosa, altre ho la sensazione di stare aspettando qualcosa che non arriverà mai, altre invece sono così allegra che non sembro neanche io.
E così eccomi di nuovo su questa sorta di diario virtuale a condividere i miei pensieri sconclusionati e vedremo cosa accadrà!